Progetti

Parte "Terzo tempo", il nuovo progetto Uisp

Sport, lavoro e legalità per i minori a rischio, al centrosud come al nord Italia

Venerdi 14 settembre prende il via “Terzo tempo”, nuovo progetto lanciato dall’Uisp e sostenuto dalla Fondazione per il Sud, ministero della Giustizia-Dipartimento Giustizia minorile ed "Enel cuore" Onlus. Le attività previste sono a forte caratterizzazione sociale e sono rivolte ai minori a rischio del Centrosud e del Nord. L’iniziativa affonda le sue radici in progetti storici promossi dall’Uisp, come L’Ape in gioco, Ragazzi fuori, Sport contro la droga e Porte Aperte. Grazie a questi interventi l’Uisp ha consolidato il rapporto con il ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile ed ha validamente sperimentato una serie di azioni che verranno riproposte: dalla formazione mirata all’inserimento lavorativo, all’istruzione, dallo sport all’educazione alla legalità. Il progetto si articola in alcune regioni in particolare: Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Toscana, Emilia Romagna. Il progetto si svilupperà su quattro assi portanti: implementazione infrastrutturale presso otto Istituti penali per i minorenni e due Centri socioeducativi per minori in capo al Dipartimento della Giustizia Minorile; progettazione e avvio delle attività educative e sportive dell’Usp intorno agli interventi previsti nel punto precedente; progettazione ed avvio di attività rivolte ai minori dell’area penale esterna e a rischio devianza nei territori locali ove sono insediate le strutture; costituzione di patti locali per la manutenzione delle strutture, la loro gestione e la messa a sistema delle stesse nell’ambito del welfare locale.

Il progetto parte dunque con un intervento infrastrutturale presso otto Istituti penali per i minorenni e due Centri socioeducativi per minori in capo al Dipartimento della Giustizia Minorile, ove sussistono le condizioni operative per la realizzazione di attività educative attraverso lo sport rivolte ai minori ristretti, nella prospettiva della loro rieducazione/riabilitazione.

In seguito verranno avviate attività strutturate di sostegno individuale e di gruppo attraverso lo sport a favore dei minori detenuti, di quelli frequentanti i due centri socio educativi per minori del Ministero e a favore dei minori dell’area penale esterna. Infine verranno avviati patti locali con gli Enti locali e altre associazioni in grado di sostenere il progetto in prospettiva, nel quadro delle attività di welfare locale. In tal senso il contributo consente di attivare e sostenere le reti di coesione e protezione che si possano far carico dell’assorbimento dei minori che escono dal circuito penale o dall’area delle devianza, tramite offerte socializzanti e professionalizzanti.

I partner del progetto sono: ministero della Giustizia - Dipartimento Giustizia Minorile, Fondazione Enel Cuore ONLUS, Fondazione per il Sud, Centri Giustizia Minorile Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Piemonte-Liguria-Val D'Aosta (competente per Pontremoli), Toscana e Emilia Romagna e gli IIPM-stituti penitenziari minorili che verranno coinvolti.

 

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